Una cella di carico è, sostanzialmente, un sensore. Un trasduttore di forza il cui impiego più comune è la misura del peso. Sia all’interno di semplici bilance, che in veri e propri sistemi di pesatura industriali.
Tra le quattro interazioni fondamentali per l’universo, la gravità è quella che possiamo misurare con più facilità e immediatezza. Ogni corpo solido che si trova sulla terra ne è soggetto: peso e massa sono, ovviamente, collegati. Misuriamo pertanto la massa degli oggetti in chilogrammi.
Logicamente non esiste una sola tipologia di celle di carico, bensì varie declinazioni dello stesso sensore. Ogni cella di carico ha quindi la sua giusta collocazione stabilita da parametri definiti. Per intenderci, esistono celle di carico idrauliche, piezoelettriche e pneumatiche. Ma quelle che interessano Nanolever – la tipologia più impiegata al mondo – sono le celle di carico estensimetriche.
La cella di carico estensimetrica rappresenta, infatti, lo standard del settore di pesatura. Questo perché sono strumenti versatili, di facile reperimento e dai costi contenuti. Persino le bilance digitali calcolano il peso tramite una cella di carico – o più di una – basata sugli estensimetri.
Gli ambiti in cui si utilizzano questi sensori sono pressoché illimitati. Tuttavia possiamo elencarne alcuni:
Nanolever è formata da specialisti della misura del peso industriale. Nella nostra attività abbiamo a che fare ogni giorno con tutto ciò che concerne questo genere di tecnologie – ovviamente, sia dal punto di vista dei software che hardware. Il nostro glossario delle celle di carico può essere quindi utile sia a chi possiede poca esperienza in quest’ambito ed è interessato ad approndire, che come semplice tabella riassuntiva per i fruitori già esperti.
L’obiettivo di Nanolever è quello di misurare il peso con precisione, migliorando il rendimento delle industrie di trasformazione. La nostra prima risposta è stata Sigma Low. Una tecnologia che consente di misurare all’interno di macchine – ma anche di ambienti vibranti -, come se il sistema di pesatura si trovasse sopra un tavolo di marmo. La seconda invece è Weight Capsule: un sistema che consente la misura in linea di polveri e grani sciolti all’intento delle tubazioni in cui vengono trasportati. Tutti i nostri sistemi di pesatura sono equipaggiati con un micro-PC per la sincronizzazione dei dati. L’analisi di questi ultimi, infatti, è necessaria per calcolare l’OEE. E riuscire, così, a migliorarlo.
La temperatura del mezzo che circonda la cella di carico.
La variazione del zero bilancia dovuta a una variazione della pressione barometrica ambientale. Normalmente espresso in unità di% RO / atm.
Il massimo carico assiale di una cella di carico progettato per misure all’interno delle sue specifiche.
Il cambiamento del segnale di carico che si verifica nel tempo mantenendo sotto carico la bilancia con tutte le condizioni ambientali e altre variabili che rimangono costanti. Normalmente espresso in unità di% del carico applicato su un intervallo di tempo specificato. È normale che la caratterizzazione sia misurata con un carico costante corrispondente al fondo scala.
La differenza del valore letto subito dopo la rimozione di un carico che era stato applicato per un intervallo di tempo specificato, le condizioni ambientali e altre variabili sono mantenute costanti durante il test. Normalmente espresso in unità di% del carico applicato su un intervallo di tempo specificato. La caratterizzazione viene effettuata usando un carico costante vicino o corrispondente al fondo scala.
L’output corrispondente al massimo carico in qualsiasi test o applicazione specifica.
Resistenza del circuito della cella di carico misurata ai terminali di eccitazione senza carico applicato e con i terminali di uscita aperti.
Il carico più elevato misurabile entro i limiti di funzionamento lineare della cella di carico.
La frequenza delle oscillazioni libere in assenza di carico.
La differenza algebrica tra il valore misurato su un carico specifico e il punto corrispondente sulla retta tracciata tra fondo scala e carico minimo. Normalmente espresso in unità di% FS. È comune che la caratterizzazione sia misurata al 40-60% di FS.
La differenza algebrica tra il segnale letto al carico applicato e il segnale letto al carico minimo.
La variazione del segnale di uscita a causa di una variazione della temperatura ambientale.
L’intervallo di temperatura oltre il quale la cella di carico viene compensata per mantenere il segnale di uscita entro i limiti specificati nell’intervallo di compensazione.
Un carico applicato lungo l’asse primario.
Confronto dell’output della cella di carico rispetto ai carichi di prova standard.
La deviazione massima della curva di calibrazione dalla retta tracciata tra l’output al carico minimo e a quello massimo, normalmente espressa in unità di% FS. Sono considerate sia le curve ascendenti che quelle discendenti.
La variazione del del segnale di uscita che si verifica nel tempo immediatamente dopo la rimozione di un carico che era stato applicato per un intervallo di tempo specificato, le condizioni ambientali e altre variabili sono mantenute costanti durante gli intervalli di carico e scarico. Normalmente l’intervallo in cui è applicato il carico e l’intervallo di recupero sono uguali. La caratterizzazione viene effettuata usando un carico costante vicino o corrispondente al fondo scala.
Qualsiasi carico applicato parallelo ma non concentrico all’asse primario.
La differenza algebrica tra il valore misurato ad un dato carico discendente a partire valore del FS e il valore letto per raggiungere il fondo scala partendo da un carico minimo.
Il massimo carico assiale che può essere applicato senza produrre uno spostamento permanente delle caratteristiche di prestazione oltre a quelle specificate. Normalmente espresso in unità di% FS.
La differenza tra il fondo scala (FS) e il carico minimo in uno specifico test o applicazione.
La condizione della cella di carico quando si trova nel suo normale orientamento fisico, senza applicazione di forza applicata e senza dispositivi.
La differenza massima tra le letture ripetute in condizioni di carico e ambientali identiche.
Corrispondente a 6,6 volte il sigma rilevato da misure statisticamente significative.
La variazione della misura quando la bilancia è a zero carico dovuta a una variazione della temperatura ambiente. Normalmente espressa come la pendenza di una corda che copre la l’intervallo della compensazione di temperatura.