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Test in camera cliamtica

Come funziona una camera climatica?

Una nuova possibilità, ora ufficiale: Nanolever mette a disposizione un servizio di test in camera climatica certificata. Qui in laboratorio sarà possibile effettuare test da – 40 gradi centigradi a +180 controllando l’umidità.

I test in camera climatica vengono effettuati per validare, in condizioni climatiche estreme, il comportamento dei prodotti. Questi ultimi possono essere di ogni tipo: da quelli alimentari ai tessili, fino, ovviamente, ai componenti industriali per macchine automatiche o aerospace.

L’obiettivo è verificare che le funzioni – o le caratteristiche – di un prodotto o un componente restino tali in un vasto intervallo di condizioni atmosferiche. Durante i test in camera climatica, infatti, non solo è possibile regolare la temperatura, bensì anche l’umidità. Questo perché un prodotto che funziona correttamente in un luogo asciutto può incorrere in problemi in caso di situazioni a umidità elevata.

Stressare i prodotti in un unico ambiente è la soluzione ideale per poterne garantire la qualità, generando risultati affidabili che riflettono le prestazioni del prodotto nel mondo reale. In sostanza, i test in camera climatica, contribuiscono nel far emergere possibili difetti e criticità prima che un prodotto approdi alla fase di produzione.

Test in camera climatica

Principi di funzionamento dei test

Nanolever utilizza il modello Discovery di ACS ritratto in foto. In questa camera, le condizioni possono ovviamente essere comandate in modalità manuale, e si attuano tramite processi meccanici. La temperatura invece si controlla tramite resistenza elettrica, quando è necessario riscaldare, e unità di refrigerazione quando occorre raffreddare l’ambiente.

Le variabili, sono, infatti, estremamente ampie. Una camera climatica può essere utilizzate per qualsiasi tipologia di prodotto. Ogni cosa che prima di essere commercializzata deve essere sottoposta a test climatici per garantirne la qualità e gli standard ufficiali, stabiliti dalle normative degli organi di regolamentazione.

Un esempio può essere quello dell’industria elettronica. Questo genere di componentistica, infatti, deve rispondere a indicazioni estremamente precise. Occorre assicurarsi del loro funzionamento in varie condizioni, certo, ma è molto importante anche prevenire i potenziali rischi che possono sviluppare nel caso in cui vadano incontro ai vari tipi di guasto. Anche perché i componenti elettronici vengono alimentati dall’elettricità.